Anno di immatricolazione: 1958
Nel 1955, sull'onda del grande successo di Stirling Moss che al volante di una mercedes 300 SLR, in primavera, aveva vinto la Mille Miglia, nasce la 190 SL, sorella minore della famosa 300 che tanta ammirazione aveva destato sulle strade d'Italia. Desideratissima, ma costosissima, la 300 SL rimaneva un sogno per la maggior parte dei suoi ammiratori. L'importatore ufficiale della Mercedes-Benz negli Stati Uniti, Max Hoffman, aveva sollecitato la casa di Stoccarda a mettere in progetto una vettura che mantenesse il carattere sportivo della 300 SL ma meno spinta è di media cilindrata: insomma più accessibile per un pubblico più ampio. Queste furono le premesse che motivarono la progettazione e la produzione della 190 SL. Sul prototipo venne dapprima montato il sei cilindri di 3 litri della 300 poi si votò per un moderno quattro cilindri da 1.897 centimetri cubici, leggermente super quadro anziché a corsa lunga, con valvole e albero a cammes in testa, e in grado di sopportare regimi elevati. Nel marzo 1955, la 190SL, fu presentata al salone di Ginevra in veste definitiva. Nei primissimi mesi di commercializzazione, la 190SL fu proposta unicamente come roadster, ma al Salone di Francoforte di quello stesso 1955, l'offerta si ampliò con l'arrivo della coupé, che si distingueva dalla versione aperta per un tettuccio rigido amovibile in sostituzione della capote di tela e per i profili cromati sui baffi. Poche furono le modifiche apportate alla 190SL nel corso della sua carriera: nel 1956 vi furono luci posteriori maggiorate e servofreno, oltre ad aggiornamenti di dettaglio. L'hard-top, optional prima realizzato in lega leggera, ora è in acciaio. Nel 1959 viene ampliato il lunotto posteriore a favore della visibilità in manovra, mentre il motore subisce alcune migliorie. In Europa la produzione della 190SL cessa nella primavera del 1962, mentre prosegue per il mercato statunitense fino al febbraio 1963.
