Anno di immatricolazione: 1954
La nuova Guzzi si presentava come un modello molto semplice, sia meccanicamente che da condurre: i comandi sono pochi e tutti a portata di mano, sebbene in alcuni casi antiquati (come l'acceleratore, comandato da una levetta sul manubrio, o il cambio a mano con leva sulla destra del serbatoio). Il motore a due tempi della motoleggerissima di Mandello, di 63,7 cm³ (alesaggioxcorsa 42x46 mm), erogava 2 CV, sufficienti per spingere i 45 kg della moto a 50 km/h, con un consumo di miscela variabile tra i 30 e i 50 km/l. Nel biennio 1951-1952, a causa di una scarsità di cromo sul mercato mondiale, alcuni particolari precedentemente cromati furono bruniti, anche per ridurre il prezzo della moto. Il processo di contenimento dei costi proseguì nel 1953, quando furono attuate diverse modifiche (nuovi il carburatore, le leve al manubrio, la forcella, il clacson, il cilindro ora in ghisa e altri particolari) al fine di ridurre il prezzo e fronteggiare la concorrenza.La produzione del "Guzzino" cessò nel 1954, dopo 71.534 esemplari costruiti, anno in cui fu sostituito dal Cardellino, da esso strettamente derivato. Il "Guzzino" fu impiegato in svariate competizioni, sia in Italia che all'estero. Tra le vittorie più importanti vanno segnalate quelle ottenute nella classe 75 cm³ da Alberto Cesari e Enzo Rippa alla Milano-Taranto 1950 e 1951, e il titolo di Campione Italiano Gimkana ottenuto da Erio Casadei nel 1953
